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La nostra storia

Tutto iniziò 200 anni fa

Ben duecento anni di storia nelle camere che ho disegnato a mano e reinventato grazie alla preziosa collaborazione dell’artista Vincenzo Germanà, che ha dato nuova vita agli oggetti appartenuti alla mia famiglia.

Marisa, Fulvia, Luna, Fiamma e Nina

Agli ambienti che ti accoglieranno ho dato il nome dei miei asini, animali intelligenti e coccoloni, a cui sono da sempre legato.

Ogni ambiente è una narrazione di dettagli, di particolari che rivelano pezzi di vita che accomunano un po’ tutti: l’infanzia, la famiglia, l’amore, il tempo.

In queste stanze ogni cosa gode delle meraviglie di una nuova vita

Recuperati dal buio di una cantina, gli oggetti che arredano La Quercia e l’Asino hanno avuto una seconda possibilità, non si sono arresi al destino e hanno trovato un modo per esistere ancora. Sono diventati più belli, più forti, più felici. Hanno meritato ciò che meritiamo tutti: la possibilità di rinascere sempre.

Gli spazi in comune

Il caso non esiste, è stato il destino a dar vita agli spazi in comune. Per il salotto e per la sala colazione Vincenzo Germanà, senza saperlo, ha recuperato e messo insieme rispettivamente gli oggetti appartenuti a mio nonno materno e a mio nonno paterno. Senza volerlo, l’artista ha donato a questi ambienti i ricordi di due uomini molto importanti nella mia vita, che in questo modo possono tornare a vivere.

Sala colazione

In questo spazio gli oggetti parlano del tempo e del lavoro dell’uomo, rievocando il ricordo del nonno paterno, commerciante lungimirante e titolare di una delle botteghe più conosciute in città. Le casse delle bibite Partanna diventano comode mensole e i tappi di sughero molleggianti recitano la parte di chi, stanco, rincasava a fine giornata. La ruota di una bici, regalo di quinta elementare, diventa un portacandele e negli oggetti si intravedono forme e ombre umane.

Un ambiente accogliente, familiare e caratteristico, in cui gli ospiti possono gustare un’abbondante colazione con i prodotti tipici del luogo.

Salotto

Un angolo suggestivo dedicato e riservato a tutti coloro che sono di passaggio. Appese al soffitto, fluttuano le valigie di cartone del nonno materno: testimoni di viaggi e di terre, di partenze e di ritorni. Sulla porta poi la bicicletta dei lunghi tragitti, sul manubrio ancora le impronte di chi sapeva tutte le volte dove andare, di chi non perdeva mai la strada. Un ambiente accogliente, familiare e caratteristico, dove poter leggere in tranquillità e sorseggiare una buona tazza di tè.

In questi spazi si chiacchiera, si ride e si assaporano la Sicilia e l’arte nei dettagli che impreziosiscono l’ambiente.


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